La sifilide (lue) è un’infezione facilmente trasmissibile causata da batteri. La trasmissione avviene con i rapporti vaginali, orali e anali non protetti perché il batterio (spirocheta) riesce a penetrare le mucose. Le lesioni cutanee nella sifilide primaria (sifiloma), secondaria (roseole), o latente precoce, sono responsabili della trasmissione praticamente in tutti i casi. Anche il passaggio di sangue è infettivo.
La sifilide latente tardiva o la terziaria non sono contagiose. L’infezione trattata non conferisce immunità nei confronti di successive reinfezioni.
Se non trattata, la sifilide si sviluppa in quattro stadi.
Sintomi del 1° stadio (sifilide primaria)
Da due a tre settimane dopo il contagio, nel punto di penetrazione dei batteri nella pelle o nella mucosa compare un’ulcera indolore, dura e altamente infettiva che scompare spontaneamente (vale a dire anche senza trattamento) dopo qualche settimana. Tuttavia, la malattia e la sua trasmissibilità sussistono.
Sintomi del 2° stadio (sifilide secondaria)
Da due a tre mesi dopo il contagio compaiono disturbi simil-influenzali come febbre, spossatezza, mal di testa e dolori muscolari. I linfonodi di tutto il corpo sono gonfi e palpabili. Contemporaneamente compaiono nella zona degli organi sessuali e dell’ano alterazioni cutanee simili a verruche che si moltiplicano, espellono essudato e sono altamente infettive e si formano delle ulcere sulle mucose. In alcuni casi si verifica la caduta di capelli a chiazze e la comparsa di eruzioni cutanee non pruriginose in diversi punti del corpo, spesso sui palmi delle mani o dei piedi. Le arterie, il cervello, le meningi, il periostio e gli occhi sono infiammati.
Il secondo stadio può durare fino a cinque anni. Tuttavia, di norma tutti i sintomi scompaiono entro due anni dall’infezione anche senza trattamento. Nel 30% circa degli infetti si arriva alla sifilide latente e al 3° stadio.
Sintomi nello stadio latente (sifilide latente)
Nello stadio latente si verifica una fase che può durare alcuni mesi o anni in cui la malattia progredisce senza il manifestarsi di sintomi. In particolare, si verificano dei danni al sistema nervoso. Questo stadio di latenza viene suddiviso in uno stadio precoce (inferiore ad un 1 anno) e uno tardivo (oltre un 1 anno). Nello stadio di latenza precoce possono comparire alterazioni cutanee sporadiche sulla pelle e le mucose attraverso le quali la malattia è ancora potenzialmente contagiosa.
Sintomi del 3° stadio (sifilide tardiva)
Arrivati al 3° stadio, la sifilide colpisce gli organi interni come il cuore, i vasi sanguigni e il sistema nervoso. Si formano noduli che possono comparire in tutto il corpo, sulla pelle, negli organi, nelle ossa, nei vasi sanguigni e nel sistema nervoso centrale. Si manifestano sintomi psichiatrici.
Le conseguenze della sifilide tardiva sono danni ai sistema cardiocircolatorio, danni irreversibili al cervello e al midollo spinale che si manifestano con alterazioni caratteriali fino alla demenza.
In tutto il mondo i casi di sifilide sono in aumento. Questo incremento riguarda soprattutto i paesi altamente sviluppati. Particolarmente colpiti sono gli uomini che fanno sesso con uomini. Nei primi due stadi la sifilide è curabile con una somministrazione mirata di antibiotici, generalmente un’iniezione (o un ciclo di iniezioni) sulle natiche. Per questo è di estrema importanza una diagnosi precoce. Le conseguenze tardive della sifilide non sono più reversibili.
I preservativi e l’osservanza costante delle regole del safer sex riducono il rischio di contrarre la sifilide ma non escludono la possibilità di una trasmissione: in particolare è da considerare la forte possibilità di trasmissione della sifilide con rapporti orali.
Pertanto, è importante fare attenzione ai sintomi. Chi pratica sesso orale senza preservativo dovrebbe stare sempre attento ai sintomi nell’altro, in particolare sifiloma o roseole sul pene del partner, perché sono estremamente infettivi sia per la sifilide sia per l’HIV (se l’altro ha entrambi), poiché in quelle zone lesionate si concentra anche una carica virale più alta nella persona positiva. Anche chi riceve sesso orale comunque non è esente da rischi, perché il partner con cui sta avendo il rapporto potrebbe avere un sifiloma non riconosciuto in gola o in bocca. Chi ha molti partner sessuali deve sottoporsi al test della sifilide ameno una volta all’anno, se non ogni 6 mesi insieme al test HIV.